I can hear her. She’s always there, trying to tell me what to do. Sometimes she’s louder, other times, she’s so sweet. One night she took a human body, just to give me a lesson, I wasn’t listening to her. And she decided to scare me off, for that I would never ignore her again. …
Le dita scorrono sulla tastiera. Un pianoforte. Scendono e salgono. In posizione. Un accordo. Si fermano sulla E per un attimo. Riflettono. Rifletto. Lo schermo. Ricordo l’onda increspata, la pelle d’oca. Il mare e la pioggia. Cancello. Tutto da rifare. È una coppa di vino. Lo riempio, lo bevo, l’assorbo; poi verso di nuovo. Altro …
I was walking home. The streetlights were turning off; daylight was still not on. The shadow of my body fainted until, at one moment, there was no more. I thought of Peter Pan. What losing one’s shadow could mean. Colors were vanishing too; a picture of reality in black and white. I heard steps behind …
Ero rimasta sola. Una forte luce m’impediva la vista sulla grande sala di fronte.Gocce di sudore iniziarono a colare, marciavano spedite; erano partite dalla fronte e ora attraversavano i monti delle sopracciglia. Le ciglia erano foreste in cui alcune di loro si perdevano: immaginavo l’eco prodotto dalle loro urla alle compagne Le altre, però, come …
Someday I will be waiting for you on a bench. I will be watching hummingbirds flying all around as my thoughts. Going in different directions trying to find nectar in newborn flowers. New people are my flowers, their words my nectar. You would get there, sit beside me and share my silence; you would listen …
Sono passate ormai dieci ore dall’inizio del mio turno. È un sabato sera di fine stagione e la mia sopportabilità sta cedendo il passo alla speranza che gli ultimi dieci giorni prima delle ferie scorrano veloci. Il chiacchiericcio di sottofondo mi ipnotizza, non riesco neanche più a capire se sia un sogno o realtà. Corpi …
I had this dream of you and me sitting on a bench made of sand. The sand was gold and the ocean in front of us had the measure of a lake, a puddle, a glass of water. Clean as your eyes, clear as your thoughts, limpid as your voice. I had a dream where …
Non posso negare di aver goduto notevolmente. Me ne devo stare zitto, anche se forse i giurati capirebbero. Dei tanti abomini che l’essere umano può compiere, questo è il più abietto. L’inerzia posso capirla, quando si tratta di fare cose complicate, svegliarsi al mattino e andare in fabbrica, ignorare un libro che da troppo tempo …
I can barely see the outline of you. Your face, your body, your soul. You have the colors of my dreams, white and rainbow, sometimes you’re dark. I can distinguish all the sounds coming out from your mouth, I think they are as well represented in shapes and lines and colors. There are rounded words, …
Tante volte hanno bussato alla mia porta, ma le loro vesti erano sempre quelle dei folli. Per questo non ho mai preso sul serio una brutta notizia. Alcune volte ho solo sbattuto loro la porta in faccia, altre ho riso del dolore altrui: creduloni, ho pensato, per poi scoprirmi più disperata di loro. Sono andata …
