Sono tornata. Non sono morta, né scomparsa. Avevo solo bisogno di una pausa.
Ho sempre pensato di prendermi una pausa; dalla vita. Dire: “adesso mi fermo, ma non va bene se mi fermo solo io. Come farò? Non voglio perdermi nulla. Maledetta FOMO. Allora sai che faccio: con me fermo anche il tempo”.
Ci ho pensato tante volte a che cosa sarebbe potuto succedere se ogni cosa si fosse arrestata in un preciso istante. Io sarei rimasta distesa a letto, in una posizione naturalmente contorta. La mosca che vola molto vicina alla lampada della mia camera, sospesa a mezz’aria si sarebbe domandata “che succede?”
Un bambino in Indonesia, con mezzo piede dentro una fogna, avrebbe trattenuto la risata, la smorfia di disgusto, il pensiero di andare subito a raccontarlo agli amici.
Una donna in Martinica, avrebbe fermato il richiamo con la mano a mezz’aria, mentre suo figlio cerca di sfuggirle, di prolungare in eterno quella giornata al mare. È ancora domenica. Dovrebbe essere a letto da un pezzo.
Un’anziana signora in Sardegna avrebbe ringraziato il cielo per questo momento eterno, perché è proprio l’istante in cui il marito, in piena notte si è svegliato. Alzato dal letto ha aperto la dispensa e il profumo del pecorino, comprato la sera prima dal carretto dei formaggi, si è diffuso fino alla camera da letto. Il marito è immobile davanti alla forma. La donna sorride a letto, sperando che, quando il tempo riprenderà a scorrere, l’uomo gliene porti un pezzo.
Chissà cosa accadrebbe se il mondo si fermasse un istante, se tutto rimanesse immobile, se l’universo decidesse che è tempo di cambiare direzione. Chissà se la mosca capirebbe il cambiare del tempo. In modo istintivo, non ne dubito, ma chissà se avrebbe coscienza delle implicazioni. Chissà se quel bambino riuscirebbe a salvarsi dall’esperienza maleodorante, o se deciderebbe di farla andare comunque così, per avere qualcosa da raccontare una volta tornato a casa. Chissà se quella donna avrebbe la stessa fretta di porre termine a questa giornata in spiaggia. Suo figlio ora è piccolo e si diverte, ma non possiamo sapere chi sarà domani. Chissà se quella signora continuerebbe a starsene a letto o se raggiungerebbe il marito in questo breve rituale notturno. Le cose sono più belle se condivise.
Chissà se io avrò voglia di svegliarmi un giorno, o se vorrò continuare a vivere in questo attimo eterno, a godermi la pace di un tempo che non mi mette più fretta.